REPUBBLICA: "Via l'omeopatia dalla sanità toscana"
IN TOSCANA la polemica va avanti ormai da tre giorni. "Non è possibile che una Regione così avanzata dal punto di vista sanitario offra nel sistema pubblico l'omeopatia, disciplina senza prove scientifiche", ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi. Gli ha risposto Sonia Baccetti, responsabile per il sistema sanitario regionale della rete medicine complementari, la più grande d'Italia che comprende anche fitoterapia e agopuntura: "I nostri trattamenti funzionano come supporto alla medicina convenzionale, e sono provati scientificamente". Adesso si schiera anche Silvio Garattini dell'Istituto Mario Negri di Milano. La sua posizione è molto dura: "Sono rimasto veramente sconvolto dalla lettura delle dichiarazioni di Sonia Baccetti. Descrive effetti mirabolanti che sono solo disinformazione, poiché a tali effetti non corrisponde alcun dato scientifico probante. Pagare con soldi pubblici terapie senza evidenze scientifiche è uno scandaloso spreco di denaro a cui qualcuno dovrebbe porre fine".
La Toscana ormai da molti anni ha aperto ambulatori pubblici di medicine complementari. Garatti, come prima di lui Ricciardi, prende di mira l'omeopatia, non l'agopuntura e la fitoterapia. A scatenare la prima reazione è stata la foto, circolata su Twitter, di un cartello in una struttura sanitaria di Lucca dove si parla di "omeopatia ginecologica e oncologica". Prosegue Garattini: "Baccetti erge la Toscana ad autorità regolatoria sostituendola all'Ema, autorità europea, e all'Aifa, autorità italiana. Nella sua disinformata difesa dell'omeopatia, ignora la posizione di autorità internazionali come il Governo Australiano che ha dichiarato ai suoi cittadini la mancanza di prove scientifiche a sostegno dei prodotti omeopatici, come pure la recente decisione della Food Trade Commission che impone di citare "la totale mancanza di efficacia" sull'etichetta dei prodotti omeopatici. La responsabile dimentica anche il decreto legislativo n. 219 del 2006 modificato dal decreto n. 274 del 2007 che specificano per il prodotto omeopatico "medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate".